di Giovanna Frongia, Sardegna Wanderlust IV
Anche Cagliari, come Roma, Istanbul, Lisbona e tante altre città nel mondo, è legata ai suoi sette colli che portano i segni di una storia ancestrale: Castello, Tuvixeddu, Bonaria, Monte Urpinu, Monte Claro, San Michele e, infine, il colle di Sant’Elia, il più alto di tutti, le cui tracce di insediamenti sono databili almeno al Neolitico. Con i suoi rilievi calcarei che si estendono verso il mare, divide il Golfo di Cagliari in due parti, mentre il faro nel suo promontorio si erge, quasi da guardiano del mare, sconfinato all’orizzonte.
«La sommità di Cagliari è la fortezza: la vecchia porta, i vecchi bastioni di bella arenaria giallastra a nido d’ape. Il muro di cinta sale su con un’ampia curvatura, spagnolo, splendido e vertiginoso». Con queste parole lo scrittore David Herbert Lawrence descrive il colle di Castello, un tempo fortificato da mura medievali, bastioni e torri, alcuni ancora conservati, come la Torre dell’Elefante o il bastione di Santa Croce, luogo ideale per un aperitivo al tramonto con vista sul golfo e sulla laguna di Santa Gilla. Il promontorio di Castello ha dato il nome, oltre che al più antico quartiere storico della città, anche al capoluogo della Sardegna, Casteddu, che in lingua sarda indica, appunto, la città di Cagliari.
Sul colle di Tuvixeddu, invece, si estende la più grande necropoli punica ancora esistente nel bacino del Mediterraneo. Il nome deriva dal sardo tuvu che sta per cavità, dovuto alla presenza di numerose tombe scavate nella roccia calcarea. Inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, le grotte furono utilizzate dagli abitanti della zona come rifugi antiaerei e, nell’immediato dopoguerra, come abitazioni da chi aveva perso la casa durante i bombardamenti.
Anche nel colle sacro di Bonaria, pare denominato così dagli Aragonesi per la presenza di bon aire, il quale oggi custodisce un suggestivo cimitero monumentale, è possibile osservare i resti stratificati di diverse necropoli, le prime risalenti ai Punici e più tardi utilizzate come cava dai Romani. Il santuario gotico-catalano del XIV secolo e la basilica in stile neoclassico dedicati a Nostra Signora di Bonaria, protettrice dei naviganti, sono rivolti verso il porto di Su Siccu e, dall’alto vegliano su coloro che solcano i mari.
Prosecuzione naturale del promontorio di Bonaria è quello di Monte Urpinu, così chiamato perché un tempo era una zona boscosa e selvaggia abitata dai volpini, urpinu in lingua sarda. Oggi ospita lo storico parco urbano della città e numerose specie di volatili che, liberamente, starnazzano nei suoi viali, tra cui i coloratissimi pavoni diventati il simbolo del luogo.
Un altro polmone verde, meta dei cagliaritani e particolarmente caro agli amanti dell’attività sportiva, è quello di Monte Claro che al suo interno, nei locali dell’ex manicomio di Villa Clara, ospita la sede della moderna biblioteca metropolitana di Cagliari, intitolata al grande scrittore Emilio Lussu. Passeggiando lungo i suoi viali, tra laghetti e ponticelli in legno, si possono ammirare alcune opere dell’artista sardo Pinuccio Sciola, conosciuto per il suo famoso “giardino sonoro”.
Infine, il colle di San Michele, uno dei più alti di Cagliari, sulla cui vetta si erge un castello medievale, circondato da un profondo fossato, che con le sue tre torri domina la città. Si narra che, anticamente, fosse un tempio eretto dai Romani e intitolato al dio della medicina Esculapio, per diventare poi un santuario cristiano dedicato all’arcangelo San Michele. La fortezza divenne, in seguito, la lussuosa residenza della famiglia Carroz per essere poi abbandonata e adibita a Lazzaretto durante la peste che colpì Cagliari nel 1652. Nel secolo successivo riacquistò la sua funzione militare e difensiva, fino a diventare oggi, grazie a importanti interventi di restauro e valorizzazione, un moderno centro d’arte polivalente. Tutto attorno un’estesa area verde che profuma di macchia mediterranea con sentieri, prati e pinete attrezzati per discipline sportive all’aria aperta.
Non resta, quindi, che scegliere da quale colle cominciare il viaggio alla scoperta della storia millenaria della città di Cagliari e dei suoi quartieri, cimentandosi in una lunga passeggiata fra luoghi di cultura, grandi spazi verdi e panorami mozzafiato.